OMBRETTA

Bere un’ombra a Venezia è un rito sociale, una dichiarazione di amicizia e solidarietà che si rinnova di giorno in giorno e di ora in ora.
Il termine “ombra” deriverebbe dall’usanza in voga ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, di conservare il vino all’ombra per tenerlo fresco e non farlo deteriorare. Si racconta in particolare che, tra il quattordicesimo e il quindicesimo secolo, all’ombra del campanile di piazza San Marco, vi fossero venditori ambulanti che durante la giornata spostavano i loro banchetti e le damigiane di vino da mescere seguendo l’ombra del campanile che si spostava nella piazza con lo spostarsi del sole. OMBRETTA si ricollega proprio a questo concetto: l’ombra di rosso che rappresenta la cultura del bere vino nella nostra terra, un modo di dire che ci tramandiamo da generazioni e che fa parte delle frasi più famose del dialetto veneto. Ombretta è infatti il nome della nostra bassottina (figlia di Ombra), diventata simbolo della nostra cantina e la nostra ‘hospitality manager’ poiché è la prima ad accogliere le persone che arrivano. Il nome di questo vino evoca e unisce due elementi molto importanti per la nostra cantina: il legame con il nostro territorio e le sue tipicità, il legame con i nostri bassotti e l’habitat che ci circonda.
A livello grafico questo messaggio lo abbiamo rappresentato con uno scorcio della stupenda Piazza San Marco di Venezia, dove Ombretta, come l’ombretta di rosso, rimane al fresco all’ombra del campanile identificandosi con l’ombra di rosso della cantina dei papaveri gialli, Enotria Tellus.